Dott.ssa Francesca Fiorini Psicologa Psicoterapeuta
 

Domande frequenti (FAQ)

Chi è lo psicologo?

è un professionista che ha conseguito una laurea quinquennale in Psicologia, dopodiché ha effettuato un tirocinio con la supervisione di un tutor professionista iscritto all’Albo. Il superamento dell’Esame di Stato consente l’iscrizione all’Ordine degli Psicologi e quindi all’apposito Albo Professionale e abilita alla professione. Secondo la Legge n.56 del 18/02/1989, la professione di Psicologo “comprende l’uso di strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito”. Lo psicologo attraverso il dialogo, l’ascolto delle emozioni, la conoscenza dei pensieri, l’espressione di desideri e fantasie, l’analisi dei conflitti, partecipando alla ricerca delle parole per esprimere il disagio, punta al raggiungimento di una migliore qualità di vita.

Chi è lo psicoterapeuta?

lo psicologo abilitato all’esercizio della Psicoterapia è in possesso di una specifica Specializzazione in Psicoterapia, formazione post-universitaria di quattro anni. La Legge 56/89 regola l’esercizio dell’attività psicoterapeutica con l’articolo 3: “l’esercizio dell’attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedano adeguata formazione e addestramento in psicoterapia, attivati ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n.162, presso scuole di specializzazione universitarie o presso istituti a tal fine riconosciuti con le procedure di cui all’articolo 3 del citato decreto del Presidente della Repubblica”.

Chi è lo psichiatra?

è un professionista che ha conseguito la laurea in medicina e successivamente una specializzazione in psichiatria con una formazione prevalentemente medico-farmacologica per cui cura i disturbi psichici usando terapie farmacologiche che possono essere integrate alla psicoterapia.

Quanto dura una terapia?

ogni intervento psicologico segue i tempi interni dell’individuo e i suoi tempi non sono prevedibili in quanto possono dipendere dalla complessità del problema, dalle resistenze e dalle difese dell’individuo al cambiamento, dalle risorse presenti, dalla capacità di affidarsi-fidarsi, dalla capacità e dalla motivazione a lavorare su di sé e da altre variabili. 

Quanto costa una terapia?

le tariffe dello psicologo possono variare a seconda del professionista e del tipo di intervento richiesto, quindi è bene richiedere informazioni direttamente allo psicologo a cui si intende rivolgersi, tenendo presente che le tariffe per le varie prestazioni che il professionista può erogare sono indicate nell’apposito tariffario approvato dall’Ordine Nazionale degli Psicologi e rappresentano ad oggi una semplice indicazione e non un obbligo per i professionisti. È importante sapere che l’Agenzia delle Entrate con la circolare n.20 del 13 maggio 2011, ha assimilato le prestazioni di tipo sanitario dello psicologo e dello psicoterapeuta, a quelle del medico, ammettendole così alla detrazione di cui all’art. 15, comma 1, lett. c), del TUIR. A titolo di esempio il costo di un colloquio psicologico individuale può variare tra i 40 e i 135 euro.

Ricevute e certificati

al termine degli incontri viene rilasciata regolare ricevuta sanitaria che è fiscalmente detraibile. Il Ministero della Salute ritiene equiparabili, ai fini che in questa sede interessano, le prestazioni professionali dello psicologo e dello psicoterapeuta alle prestazioni sanitarie rese da un medico, potendo i cittadini avvalersi di tali prestazioni anche senza prescrizione medica. Le prestazioni sanitarie sono esenti da IVA.

Si rilascia su richiesta, gratuitamente, il certificato di presenza per giustificare assenze dal posto di lavoro.

È possibile richiedere relazioni cliniche per:

- finalità assicurative

- perizie

- valutazione clinica

- attestazione di trattamento in corso

- valutazione e orientamento diagnostico.

Le tariffe applicate variano in relazione alla tipologia della richiesta e all’impegno richiesto al professionista.

Il primo colloquio

ha come obiettivo principale la conoscenza reciproca: lo psicologo si presenta, fornisce informazioni relative al setting, alle sue competenze professionali, al suo approccio terapeutico, rendendosi disponibile ad accogliere eventuali richieste specifiche, domande, curiosità circa la sua metodologia di lavoro; il paziente illustrerà le problematiche per le quali ha richiesto la consulenza. Lo psicologo, attraverso domande, raccoglierà informazioni utili, ad individuare le aree problematiche, i contesti nei quali si manifestano, le risorse di cui il paziente dispone e la sua motivazione ad intraprendere un percorso di terapia. A questo punto proporrà un percorso con obiettivi condivisi, si concorderanno frequenza e durata delle sedute, onorario e modalità di pagamento, oppure fornirà al paziente diverse indicazioni come i nominativi di colleghi dalle competenze professionali più adatte alla specificità della problematica individuata.

Il setting

una stanza, tranquilla, telefoni spenti. Il setting è un contenitore, un luogo in cui potersi incontrare, ma anche un insieme di regole che definiscono la relazione come relazione di cura e la rendono efficace. È un luogo interiore. Semplici regole, lo stesso luogo, alla stessa ora. Per il terapeuta, le regole vincolanti da osservare sono scritte nel Codice Deontologico e riguardano il rispetto del segreto professionale, l’aggiornamento continuo, la serietà. Un divano, delle poltrone, delle sedie, una scrivania, dei libri. Molte persone si domandano come il solo “parlare” possa modificare i propri comportamenti e curare. C’è una profonda differenza tra parlare con un amico, un confessore, un insegnante o il partner. In terapia, non solo la persona parla, ma racconta una trama con vari fili intrecciati dove le parole sono a volte frammentate, ma cariche di emozioni. Nel racconto, il paziente riporta nella seduta gli stessi nodi e gli stessi grovigli che si affanna a dipanare o a non considerare nella propria quotidianità, puntando l’attenzione su aspetti secondari ed investendo energie altrove, magari su un sintomo al quale si cerca di dare un significato. La regolarità del setting, la fiducia nel terapeuta, la convinzione di non essere giudicato con preconcetti di tipo moralistico, l’attenzione e la costruzione di una concezione diversa di sé, quale si esprime ora in una nuova relazione, permettono di avviare la propria vita verso nuovi orizzonti. E’ come se la persona costruisse con il terapeuta, un nuovo bagaglio di conoscenze su di sé e sulle proprie potenzialità che si porta nella vita come uno zaino sulle spalle.

Differenza tra sostegno/consulenza e psicoterapia

Dopo la fase iniziale di valutazione del problema e definizione dei possibili obiettivi, l'aiuto fornito al paziente può assumere la forma della consulenza/sostegno o della psicoterapia:
 
la consulenza/sostegno, è un incontro che ha come finalità la definizione di una problematica che l'utente ha provato a risolvere in vario modo e non vi è riuscito, oppure la messa in discussione, con l'aiuto di un esperto, di dubbi e incertezze che ostacolano il percorso evolutivo della persona e richiedono una definizione e ridefinizione. La persona si trova ad affrontare un problema che non trova soluzione e a richiedere il parere di un esperto per ridefinirne le caratteristiche, trovare collegamenti, cercare possibili soluzioni. Nell' immaginario collettivo ancora persiste lo stereotipo di luogo frequentato da persone sofferenti e fragili, alquanto deboli e, se lo stereotipo diventa più pregiudizievole, da persone incapaci di risolvere i problemi da sole oppure eccentriche o matte. E' esperienza comune degli psicoterapeuti, invece, rilevare come le persone che richiedono un consulto psicologico siano tra le più sane e sensibili poiché avvertono un problema e cercano di risolverlo, rompendo circoli di sofferenza che si ripetono, da anni irrisolti e che si tramandano di generazione in generazione. La consulenza potrebbe interessare tutte quelle persone che non hanno o non possono momentaneamente avere accesso alla psicoterapia; o per coloro i quali amano pensare che possa esserci un luogo dove di tanto in tanto, si può portare la propria esperienza e riflettere su se stessi, un luogo amico, accessibile, silenzioso e protetto dove trovare accoglienza, formulare domande, dubbi, incertezze, paure e progetti.
 
La psicoterapia, che etimologicamente significa "cura dell'anima", è un metodo di trattamento in cui terapeuta e cliente lavorano assieme per modificare disturbi di varie entità che vanno dal semplice disadattamento alle difficoltà relazionali, fino ai disturbi più gravi e alle psicosi. È utile quando le difficoltà durano da tempo e richiedono un intervento più profondo. Ogni terapeuta indipendentemente dal proprio orientamento, ha il proprio stile e la propria personalità e ogni incontro è sempre unico nel suo genere. La psicoterapia funziona quando la relazione tra i due protagonisti si è instaurata e il paziente percepisce che può lasciarsi andare per esprimere a se stesso e all'altro le proprie emozioni. Il percorso terapeutico necessita di una forte motivazione da parte del paziente che deve essere disponibile a mettersi in gioco e ad affrontare quegli aspetti di sé che hanno causato lo stato di sofferenza psichica.